Trasferirsi in Germania e cercare un supporto psicologico può sembrare un percorso ad ostacoli. Forse hai già provato a contattare qualche terapeuta e ti sei sentito dire che le liste d’attesa sono lunghe, oppure che la cassa malati (Krankenkasse) rimborsa solo alcune terapie.
Ecco cosa aspettarti se decidi di intraprendere un percorso nel sistema pubblico:
- Accesso iniziale (Probatorik)
Si comincia con 5–8 sedute di prova. Servono sia a te che al terapeuta per capire se c’è sintonia e se la terapia è adatta al tuo caso. - Domanda di rimborso (Kassenantrag)
Se decidi di continuare, sarà il terapeuta a compilare la richiesta alla Krankenkasse. Include un report diagnostico che verrà valutato da un revisore. - Tempi di attesa
Qui spesso arriva la frustrazione: in media bisogna attendere 4–5 mesi, che possono diventare anche 6 nelle zone rurali. A Berlino, invece, i tempi sono un po’ più rapidi (circa 1 mese). - Terapie riconosciute
Il sistema rimborsa solo determinati approcci: cognitivo-comportamentale, psicodinamico/psicoanalitico e sistemico. Altri metodi (come EMDR, Gestalt o approcci integrati) non sono coperti, se non in casi eccezionali. - Rimborso parziale (Kostenerstattung)
Se dopo 3 mesi non riesci a trovare un terapeuta convenzionato, puoi chiedere alla Krankenkasse di rimborsarti una parte delle sedute private (in genere tra 28 e 40 € a incontro).
Sapere come funziona il sistema ti aiuta a non sentirti perso. Se hai dubbi o ti serve un orientamento pratico, siamo qui per accompagnarti passo passo.